- fra le malattie del sistema respiratorio, nella voce "altre malattie croniche delle basse vie respiratorie" (+22,3% negli uomini e +29,4% nelle donne);
- fra le malattie dell'apparato digerente, alla voce "cirrosi, fibrosi ed epatite cronica" (+52,5% negli uomini e +19,5% nelle donne);
- fra le cause esterne di traumatismo e avvelenamento, alle voci "accidenti di trasporto" (+20,2% negli uomini) ed "altri accidenti" (+25,4% negli uomini e +44,9% nelle donne);
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L'analisi standardizzata delle cause di decesso nel periodo 2012-2015 sulla regione Basilicata e le province di Potenza e Matera, rispetto al riferimento nazionale, consente quindi di cogliere l'eccesso/difetto di mortalità per le specifiche cause, dando utili informazioni alle istituzioni sanitarie sulle particolari patologie per le quali si evidenziano eccessi di mortalità, consentendo di attivare gli opportuni approfondimenti eziologici e gli interventi necessari per migliorare le condizioni di salute della cittadinanza.
L'analisi dei tassi di mortalità, standardizzati avendo a riferimento la popolazione europea, evidenzia nel periodo dal 2012 al 2016:
- nei maschi residenti nella Provincia di Matera: un trend crescente, in contro tendenza rispetto a quello italiano e regionale; tanto da portare la mortalità in tale provincia ad essere, da inferiore, a superiore rispetto a quella italiana e regionale;
- nelle femmine residenti in Basilicata: un maggior tasso di mortalità a partire dal 2014 rispetto a quello italiano.
L'analisi degli eccessi/difetti della mortalità a livello comunale, rispetto al riferimento regionale, consente di evidenziare come soltanto specifici enti civici presentino criticità che potrebbero necessitare ulteriori indagini volte ad evidenziarne le cause.
Qualora le cause di decesso fossero fornite dall'ISTAT a livello comunale, in luogo che provinciale, l'analisi standardizzata della mortalità potrebbe già cogliere le specifiche patologie che ne determinano eccessi. Ove Istat fornisse poi per province (e magari anche comuni), oltre che la causa di decesso, anche l'informazione dell'età al momento del decesso, sarebbe possibile cogliere le specifiche fasce d'età in cui si presentano eccessi di mortalità ed effettuare anche l'analisi standardizzata con metodo diretto, ovvero calcolando i tassi standardizzati di mortalità rispetto ad una popolazione di riferimento.
Questi dati dunque, qualora forniti quindi ad un maggiore livello di dettaglio (cause ed età al decesso a livello comunale) consentirebbero quindi agevolmente di ricostruire un miglior quadro epidemiologico della cittadinanza per territorio di residenza. I dati, che sono della collettività, sono quindi raccolti, ma resi pubblici ad un livello di dettaglio inferiore alle esigenze epidemiologiche. La collettività potrebbe quindi attivarsi al fine di poterli utilizzare a monitoraggio e tutela della salute pubblica. Appare evidente, difatti, come il non avere conoscenza tempestiva e periodicamente aggiornabile dello stato di salute di una cittadinanza non consenta neanche di poter attivare alcun intervento volto a migliorarne le condizioni.