Fatto ciò si passa al reperimento di carte topografiche e catastali ma chiaramente non solo: la cartografia costituisce una delle fonti principali per costruire un modello concettuale preliminare per cui ci si avvale anche di carte geologiche, geomorfologiche, idrologiche, geotecniche ed altri strumenti come ad esempio la rete Corine-land-Cover. Per rinvenire tali dati e cartografie, ci si riferisce agli enti competenti quali le amministrazioni pubbliche come comuni (PUC o PRG), regioni (PRT)e ARPA, gli operatori del sito come ad esempio proprietari, affittuari, lavoratori oppure studi universitari o consorzi privati ed altre autorità. Non va assolutamente tralasciata la consultazione di alcune particolari carte tematiche come la Rete Natura 2000, al fine di capire se siamo in zone di conservazione speciale o siti di importanza comunitaria, per preservarne la biodiversità. Se ad esempio, si è nel caso di un sito potenzialmente contaminato da metalli pesanti , ubicato in zona residenziale, le indagini preliminari e la ricostruzione storica costituiscono un punto fondamentale in quanto queste potrebbero evidenziare possibili rischi per la salute dei residenti della zona, per il superamento delle CSC , ad esempio da parte di mercurio e piombo \cite{campinoti2019}. Tuttavia, l'inquadramento generale del sito ha anche il compito di individuare se ci sono impianti preesistenti e qual è  il loro stato, l'individuazione di condotte sotterranee ed altre reti di servizi e sotto-servizi come ad esempio il sistema fognario o altre reti urbane, la presenza di eventuali pozzi o di eventuali serbatoi, ecc...In questa fase iniziale è importante porre attenzione anche su quelle che sono le caratteristiche litologiche e morfologiche del territorio ponendo attenzione sulla vegetazione, flora e fauna presente. Molto spesso, infatti, si effettua un censimento di carattere ambientale/idrogeologico su tutti i dati raccolti in precedenza: va fornita un'idonea documentazione relativa alle matrici ambientali. Ci si può riferire, ad esempio, a dati sulla qualità delle acque di scarico degli insediamenti presenti sia in passato che sul sito in essere, qualità delle acque relative ai pozzi piezometrici e sorgenti preesistenti in cui dovranno essere fornite stratigrafie, posizioni, portate e utilizzo. E' necessario condurre un'analisi sui cicli di produzione relativamente ad attività pregresse e non, eventuali prodotti chimici utilizzati, stoccati, smaltiti, la ricostruzione di eventuali sversamenti accidentali, produzione e smaltimento di rifiuti e la localizzazione di sorgenti di contaminazione \cite{raimondi1999}. Tutte queste attività appena citate sono volte a schematizzare le possibili sorgenti di contaminazione, i percorsi ed i bersagli dove questi ultimi possono essere residenti, operai del settore edile o anche semplicemente passanti. Fatto questo è importante stimare l'assetto territoriale ed ambientale in cui va valutata e stabilita la destinazione d'uso urbanistica della aree adiacenti al sito e, inoltre, è importante fare attenzione anche se nelle vicinanze è presente un alveo, in quanto possibili esondazioni di quest'ultimo potrebbero essere fonte di trasporto di contaminanti. Una valutazione fondamentale sulla quale costruire il modello preliminare è l'individuazione del percorso della falda dal quale poi dipenderà il piano d'indagine: quest'ultimo definisce le perforazioni da fare per individuare i possibili campioni da analizzare. 
Una volta effettuate tutte tutte queste "indagini" di reperimento dati, è possibile costruire il Modello Concettuale Preliminare (MCP) che costituirà la base per la redazione del successivo Piano di Indagini. E' molto importante precisare che per sorgenti di contaminazione sul quale si può eventualmente agire successivamente si intendono quelle secondarie, ovvero le matrici ambientali. Di seguito si riporta un possibile schema di MCP.