Conclusioni

I bioreattori a membrana rappresentano una valida alternativa ai convenzionali impianti di depurazione a fanghi attivi. L’effluente depurato con questa tecnologia può essere considerato come una risorsa riutilizzabile, in quanto riesce a soddisfare i parametri richiesti dalle normative vigenti per il riutilizzo, perseguendo i principi di sviluppo sostenibile. Inoltre, gli ingombri ridotti rendono gli MBR una soluzione interessante per l’adeguamento di impianti di depurazione esistenti, oltre che per la realizzazione di nuovi impianti. Nonostante gli innumerevoli vantaggi presentati da questa tecnologia, tra cui la capacità di rimozione dei contaminanti emergenti, la diffusione dei bioreattori a membrana è ostacolata prevalentemente dagli elevati costi di investimento e di gestione degli impianti, dovuti principalmente al fouling.
L’applicazione dei bioreattori a membrana dinamica auto-formante (SFDMBR) garantisce elevate performance depurative a fronte di ridotti costi di investimento. Questa tecnologia prevede l’utilizzo di un materiale di supporto a pori grossolani a basso costo per la formazione di una membrana dinamica auto-formante (SFDM) che comporta una notevole riduzione delle spese legate all’acquisto degli onerosi moduli a membrana convenzionali. 
Al fine di incrementare le efficienze di depurazione e mitigare gli effetti del fouling, l’applicazione di processi elettrochimici all’interno del bioreattore nei sistemi MBR risulta essere un’ottima soluzione. Infatti, i processi elettrochimici, sviluppati a seguito dell’introduzione di un campo elettrico nel bioreattore, riducono la propensione al fouling e garantiscono una maggiore capacità di rimozione dei contaminanti.
Dalla combinazione di queste tecnologie si ottiene un elettro-bioreattore a membrana dinamica auto-formante (e-SFDMBR) che rappresenta una tecnologia non del tutto sviluppata, se non dal Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale (SEED) dell’Università degli Studi di Salerno. I risultati ottenuti studiando gli e-SFDMBR favoriscono la possibilità di introdurre tale brillante innovazione anche in impianti a scala pilota per verificarne l’applicabilità in impianti a scala reale. 
Lo studio condotto ha permesso anche di evidenziare l’importanza dell’adozione di software di progettazione avanzati che favoriscono un continuo miglioramento in vari ambiti, tra cui la progettazione di opere civili ed ambientali. La realizzazione di modelli virtuali tridimensionali di impianti SFDMBR ed e-SFDMBR a scala di laboratorio e a scala pilota, oltre a garantire una rappresentazione realistica di tali impianti, ha reso possibile eseguirne simulazioni del funzionamento. Sono stati ottenuti elaborati multimediali che mostrano i processi di trattamento delle acque reflue dovuti all’applicazione di queste promettenti tecnologie, impiegate per una depurazione che miri a uno sviluppo sostenibile a salvaguardia dell'uomo e dell'ambiente e che al tempo stesso riduca drasticamente i costi della depurazione.